





Dizionario segreto d’infanzia
Arianna Giorgia Bonazzi
Topipittori 2o24
Chi mai tiene traccia delle fantasticherie che passano nella mente prima di addormentarsi? Arianna sotto le palpebre visualizza parole, a partire da qualsiasi cosa immagina la forma e il suono delle parole.
“Avevo gli occhi rivolti verso un interno buio: il mio guscio si rompeva solo quando una parola lo bucava con la potenza della sua vibrazione. E allora, potevano entrare piano, come un brodo, la luce e tutto il resto. I suoni si allargavano, in ultima istanza, anche al mondo dei colori e delle forme che arrivano dopo, come mera conseguenza dell’esser stati nominati. E, soprattutto, non non c’era un legame necessario tra una parole e l’oggetto a lei corrispondente nel linguaggio umano: ero io a tracciare connessioni personali tra le parole e il mondo delle immagini”.