
DESCRIZIONE GENERALE
In cerca di storie da raccontare, spesso si dimentica che, non solo la vita di chiunque ne offre tante, ma anche che una storia che ci appartiene è un dono ancora più significativo per chi lo riceve.
A partire da questo impareremo come strutturare una storia e come farne un libro alternando teoria e pratica, contemporaneamente a come dare valore alla relazione che è la base della condivisione di una lettura.
A CHI E’ RIVOLTO E OBIETTIVI
La giornata di formazione è rivolta principalmente a insegnanti della scuola infanzia e delle primarie di primo grado, a educatori e professionisti della didattica, ed è aperta a genitori e appassionati di narrazione e letteratura per l’infanzia.
Il corso aiuterà i partecipanti a superare la propria ritrosia a mettersi allo scoperto e a condividere esperienze personali, per favorire la relazione con i bambini e i ragazzi, insieme a quella tra bambini e ragazzi e i libri con le loro storie osservate, raccontate, disegnate, forse anche recitate.
PROGRAMMA
- A caccia di storie
- A caccia di strumenti per rappresentarle
- L’importanza di comunicare bene e il desiderio di comunicare
- Il coinvolgimento personale vissuto come esame
- La struttura di un libro faidate
- Realizzazione e prova di lettura
MATERIALI
Risma di cartoncini A4 colori brillanti, carta bianca da fotocopie. Colla in stick. Forbici. Ago a cruna grossa. Filo cotone grosso. Carte colorate o decorative o textures varie. Forbicine a punta.
L’INSEGNANTE
Attiva in editoria dal 1974, Emanuela Bussolati ha iniziato come illustratrice per dedicarsi poi molto presto alla direzione editoriale e ai progetti di collane.
Molte di queste hanno ricevuto il premio Andersen ma il premio Andersen più ambito è stato dato a un suo libro scritto in una lingua inventata: Tararì tararera, pubblicato da Carthusia.
Per la casa editrice La coccinella ha creato progetti per 17 anni, studiando le particolari tecniche di stampa, fustellatura, confezione dei libri gioco.
Per la casa editrice Panini ha inventato la collana zerotre, combinando illustrazioni, testi, materiali con un focus particolare sulla primissima età.
I 100 linguaggi dei bambini la attirano tutti quanti, perciò ultimamente si è dedicata, grazie all’invito di Elisabetta Garilli, alle rappresentazioni illustrate e musicate.
Malgrado l’età, è convinta di dover imparare ancora molto e intanto insegna quel che sa.