
I NOSTRI TIMIDI MERCOLEDì – POSTI ESAURITI!
Laboratorio (timido) di scrittura (creativa) orientato al racconto (breve)
con Matteo Liuzzi
mercoledì 16 e 23 marzo dalle 20 alle 23
min 5 – max 12 persone
IDEA
La bravura di ogni scrittore sta nel riassumere un concetto nel minor numero di parole possibile.
CONCEPT
Attraverso la tipologia narrativa del racconto, affronteremo il problema della “timidezza delle idee” e il loro sviluppo nella scrittura: un laboratorio di scrittura per approfondire e mettere alla prova le tecniche di sintesi e gli strumenti per raggiungere la profondità concettuale necessaria per una storia efficace.
Perché bastano poche parole per raccontare grandi storie.
Ma il problema dei timidi è che si vergognano quando qualcuno vuole sentire ciò che hanno da raccontare. E allora si perdono a raccontare mille cose, ma mai la loro.
E allora perché è un laboratorio per timidi?
Perché non si è costretti a condividere la propria voce. Ma solo le esperienze.
Ciascuno potrà fare quello che vuole, anche avere un proprio dialogo personale solo con l’insegnante, senza mai “dover alzare la voce”.
Per aiutare i timidi, non ci saranno presentazioni in pubblico, ma solo i nomi.
Che non devono neppure essere quelli veri, chi se ne frega.
Lo scrittore, del resto, è solo un oratore timido che decide di parlare a tutti senza mai farsi vedere in faccia.
A CHI E’ RIVOLTO
A chi ama scrivere ma teme la pagina bianca;
a chi non teme la pagina bianca, ma si ritrova con le pagine troppo piene di inchiostro;
a chi sa scrivere, ma troppo spesso si chiede “Cosa?”
a chi scrive molte cose, alcune belle e altre bellissime, ma tutte contemporaneamente;
a chi vuole riassumere tutto in una parola, ma i suoi pensieri corrono troppo forte “e poi non si capisce niente”;
a chi non riesce a tenere il suo sogno in un cassetto e allora lo mette nell’armadio, ma anche lì le ante non si chiudono e tutto esce a fare sporco e disordine nella nostra testa.
Ma del resto, chi se ne frega: tanto lì non ci vede nessuno.
PROGRAMMA
Primo appuntamento: dall’idea timida al racconto.
Come nasce un’idea (per un timido) e la struttura drammaturgia della narrazione.
Prova di espressione individuale. In silenzio. Se qualcuno vuole isolarsi, le cuffie vanno bene.
Il racconto comincia in laboratorio, ma non è obbligatorio che debba continuare lì.
L’importante è finirlo per il secondo appuntamento.
Secondo appuntamento: critica nascosta e (eventualmente per il terzo appuntamento) riscrittura.
Dopo aver finito i racconti (e averli portati stampati), questi vengono mischiati e i racconti del timido vengono letti da me, così che non si debba essere sottoposti al fuoco di fila delle critiche.
Almeno in maniera personale.
Quindi si procede alla riscrittura (con consigli personali, se qualcuno non è contento di come sono state le critiche. Mi piace questa cosa perché così puoi instaurare uno scambio uno a uno, senza dover essere intimidito dalle altre persone)
L’INSEGNANTE
Matteo Liuzzi, milanese ma non milanista, si vanta di saper scrivere (anche perché altrimenti non sa fare niente).
Si occupa di storytelling, pubblicità, racconti, monologhi e articoli.
Ha scritto per Mondadori, Rai, GQ Italia e ha un programma su Radio Popolare.
È biondo a sua insaputa.